Il Territorio Del Gran Chaco

Territorio

Nel cuore dell’America Latina tra Paraguay, Bolivia , Argentina e Brasile, tra i fiumi Paraguay e Paraná e l'altopiano andino si estende una pianura di un milione 300mila kmq. È IL GRAN CHACO. Caratterizzato dalla presenza di ampie foreste vergini, serbatoio di biodiversità e risorse naturali rappresenta la massa boscosa più grande del Sud America dopo l'Amazzonia Un serbatoio di biodiversità straordinario: 3400 specie botaniche, 500 specie di uccelli, 120 di rettili, 100 di anfibi e 150 di mammiferi tra i quali l’armadillo gigante, il formichiere, il giaguaro e il tapiro. La seconda massa forestale più estesa delle Americhe che conserva decine di milioni di tonnellate di anidride carbonica. Una moltitudine di comunità indigene fortemente attaccate a tradizioni, tecniche artigianali e conoscenze del mondo naturale: 25 etnie, 10 gruppi linguistici. Un mosaico di culture, differenziate ma con caratteristiche comuni.

Il clima varia da arido a semiarido e da umido a tropicale secondo la regione, ma si contraddistingue in generale per il calore elevato e grandi escursioni termiche sia dal giorno alla notte che durante l'arco dell'anno…Rare le acque dolci; quelle sotterranee inoltre, sono spesso salmastre. La vegetazione è varia: le foreste, con palme si alternano a boscaglie xerofile e savane. L’allevamento si è sviluppato soprattutto nella regione orientale. La maggior ricchezza è data dal legno quebracho, usato per fabbricare traverse ferroviarie o carbone. L’agricoltura progredisce solo nella regione del Paraguay e del Paraná.

La regione è divisa politicamente tra l’Argentina (Chaco Australe e Centrale), la Bolivia e il Paraguay, Il Gran Chaco fu un territorio conteso fin dal 1810, il Paraguay cominciò a scacciarvi le popolazioni native e a stabilirvi insediamenti. Il territorio fu conteso tra Bolivia e Paraguay fino a sfociare nella Guerra del Chaco (1932-1935). Probabilmente la vera causa scatenante della guerra fu il sospetto dalla presenza di petrolio. Nel 1936, con il Protocollo di Buenos Aires, si giunse a un primo accordo:. Successivamente fu firmata la pace nel 1938 che garantisce al Paraguay tre quarti del Chaco Boreale e alla Bolivia un corridoio fino al fiume Paraguay.

Nel 1995, il Kaa Iya del Parco Nazionale del Gran Chaco è stato creato in una zona Chaco boliviano.
È amministrato unicamente da popolazioni indigene che includono gli Izoceño Guaraní, gli Ayoreode, e i Chiquitano
Questo territorio, grande tre volte e mezzo l’Italia, ha una densità di popolazione tra le più basse del pianeta. Gli insediamenti umani sono relativamente pochi: alcuni centri urbani e una miriade di comunità indigene appartenenti a 40 gruppi etnici a 10 gruppi linguistici tra loro del tutto differenti, che sono depositarie di un vasto patrimonio culturale, artigianale e di tradizioni ancestrali, in buona parte poco o affatto conosciuto e valorizzato.
Attualmente le popolazioni indigene, costituite da un insieme di società con economia basata principalmente sulla caccia, pesca e raccolta e solo sussidiariamente sull’agricoltura, sono in parte scomparse, in parte modificate nei modi della loro esistenza da un incalzante processo di acculturazione sul modello occidentale. L'ecosistema del Gran Chaco è unico e sta lentamente venendo distrutto dalla colonizzazione con l'introduzione di allevamenti estensivi, incendi e decisioni agricole irresponsabili.
Il nome deriva probabilmente dal termine Quechua Chaku.
Ci sono due possibili interpretazioni : -territorio di caccia oppure -unione, compagnia (nella foresta si unirono gli indigeni che provenivano da varie regioni e che fuggivano dalla conquista Inca.)

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